Le analisi sui rifiuti speciali e pericolosi sono necessarie per definire la pericolosità dei materiali, sostanze e sottoprodotti di scarto analizzati. Dal processo di analisi vengono determinate le concentrazioni delle sostanze contenute, per poi procedere alla conferma del Codice Europeo dei Rifiuti (CER) e con l'assegnazione delle classi di pericolo. Il risultato finale rappresenta la "firma" del rifiuto e determinerà la sua destinazione finale in impianti autorizzati di smaltimento in grado di accettarlo.
Il nostro laboratorio, accreditato con ACCREDIA, è in grado di eseguire l’analisi su un’ampia gamma di rifiuti provenienti da diversi settori di produzione. Grazie ai risultati dei test possiamo fornire al cliente indicazioni specifiche riguardo lo smaltimento o un eventuale riutilizzo, nonché fornire le informazioni necessarie per la conservazione del rifiuto in loco in condizioni di sicurezza fino al suo ritiro programmato.
ECOOPERA è inoltre iscritta all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali ed è quindi autorizzata a gestire ogni fase relativa alla gestione dei rifiuti: dal momento in cui comincia ad esistere, fino al conferimento a destino.
Imballaggi che hanno contenuto sostanze pericolose vengono caratterizzati per via merceologica, tramite raccolta dati sul posto ed analisi delle schede di sicurezza (SDS). In altri casi, rifiuti che non sono omogenei nel tempo, come quelli liquidi, necessitano di set di analisi più ampi e complessi, che richiedono di disporre preliminarmente delle SDS e di conoscere con precisione il processo e le sostanze implicate che hanno generato quel rifiuto.
I servizi del laboratorio di analisi rifiuti sono erogati principalmente nelle provincie di Trento, Bolzano, Verona e Belluno.
La loro permanenza nell’ambiente e il loro possibile contenuto di sostanze pericolose rende i rifiuti oggetto di verifiche accurate, tra queste la caratterizzazione analitica è un passaggio fondamentale per ottenere una corretta classificazione del rifiuto. La caratterizzazione e classificazione dei rifiuti viene eseguita per i seguenti scopi: assegnare un codice CER, definire caratteristiche di pericolosità, classi di pericolo, ammissibilità in discarica e ammissibilità al recupero.
Secondo il D. Lgs 152/06 la classificazione del rifiuto è responsabilità del produttore. Le analisi chimiche non sono sempre obbligatorie ma sono uno strumento che tutela il produttore.
In base al vigente Elenco Europeo, modificato dalla Decisione 2014/955/CE, tutti i rifiuti devono essere codificati mediante un codice a sei cifre (codice CER) che identifica il rifiuto in base al settore produttivo e alla sua natura.
La valutazione di pericolosità di un rifiuto viene eseguita in base alle indicazioni fornite dal produttore; la classificazione di rifiuto come pericoloso o non pericoloso può essere definita in base al processo produttivo oppure in base alle sostanze pericolose in esso presenti (da HP 1 a HP 8 e/o da HP 10 a HP 15 di cui all'allegato III della direttiva 2008/98/CE come modificato dal Regolamento UE n. 1357/2014). La valutazione della caratteristica di pericolo HP 9 «infettivo» deve essere effettuata conformemente alla legislazione pertinente (DPR 254/2003).
Come previsto dall'art. 4 del decreto legislativo del 13 gennaio 2003 n. 36, il produttore dei rifiuti è tenuto ad effettuare la caratterizzazione dopo l'ultimo trattamento effettuato al fine di determinare l'ammissibilità dei rifiuti in discarica. La caratterizzazione individua la corretta discarica di destinazione (per inerti, non pericolosi, pericolosi) in relazione alle caratteristiche del rifiuto e garantisce il rispetto di elevati standard di tutela ambientale.
Il D.Lgs. 3 settembre 2020 n. 121 definisce inoltre i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica. Con particolare attenzione alla tendenza al rilascio di contaminati nell’ambiente; essa viene accertata nei nostri laboratori attraverso eluato con test di cessione. Il nostro personale esegue anche analisi su inquinanti organici persistenti (POP).
Il D.m. 5 Febbraio 1998 individua i rifiuti non pericolosi che possono essere sottoposti alle procedure semplificate di recupero. Il decreto elenca le tipologie e le sottocategorie di attività per le quali è applicabile il recupero semplificato dei rifiuti, comunque vincolati a determinate caratteristiche chimico-fisiche e alle concentrazioni limite degli inquinanti contenuti.
Le verifiche analitiche devono essere effettuate ad ogni inizio d'attività, ogni due anni o ogni qualvolta intervengano modifiche sostanziali nel processo di recupero dei rifiuti.
Nel campo delle analisi sui rifiuti speciali ECOOPERA effettua anche analisi dei rifiuti inerti.
I test su questi materiali vengono effettuati prima di tutto per scongiurare la presenza di materiali e sostanze pericolose, come l’amianto; mentre altri parametri vengono selezionati in base alle caratteristiche intrinseche del materiale e in base alla presunta destinazione finale, ovvero: riutilizzo in edilizia, smaltimento in discarica o riutilizzo nell’ambito di recuperi ambientali. In quest’ultimo caso viene certificata la compatibilità con il sito interessato.